
In questo guida scoprirai le strategie definitive per gestire la rabbia.
La rabbia certamente rappresenta l’ emozione meno apprezzata.
Quando è eccessiva può portarci a compiere azioni di cui poi potremmo pentirci amaramente.
Quante volte ti è capitato, furente di rabbia, di mettere in atto impulsivamente un comportamento di cui poi ti sei pentito?
Due esempi a tal proposito che G. Nardone fa nel suo libro “Emozioni: istruzioni per l’uso” sono quelli di Alessandro Magno e dell’ Orlando Furioso.
Acquistalo subito al miglior prezzo su Amazon tramite questo link.
Ma la letteratura ne è piena: pensiamo ad Aiace Telamonio che accecato dalla rabbia, sfoga il proprio furore su una mandria di bestiame e poi rinsavito decide di uccidersi per la vergogna.

Nella vita reale, per fortuna, siamo meno melodrammatici degli eroi Greci e non vogliamo nemmeno ammettere a noi stessi, ma soprattutto agli altri, che ci siamo pentiti di un nostro comportamento.
Con l’effetto che spesso ci troviamo ad arrampicarci sugli specchi per difendere una frase detta o un’azione compiuta impulsivamente, pur sapendo di essere nel torto.
Ma tornare indietro, cospargersi il capo di cenere e chiedere scusa è dura.
Ti ci ritrovi eh? Benvenuto nel club… degli esseri umani.

La Funzione della rabbia
Anche se ci sembra impossibile anche rabbia ha un significato e una sua funzione come tutte le altre emozioni.
E’ la risposta emozionale a uno stato di frustrazione, la funzione adattativa della rabbia è quella di potenziare le nostre capacità fisiche, percettive e reattive.
Il sistema cardiocircolatorio aumenta il suo lavoro per irrorare la muscolatura che si predispone alla reazione di attacco.
Ma anche alcune componenti psichiche sono potenziate, pensiamo all’energia e alla spinta motivazionale che può darci una sana rabbia.
Il campo di coscienza si restringe in modo di permetterci di reagire prontamente con l’aggressione alle cose che potrebbero essere una minaccia per noi.
Essendo un meccanismo arcaico, nella sua valutazione non va per il sottile, e nel dubbio meglio sbagliare considerando qualcosa in più come una minaccia che il contrario.
Se la rabbia è adeguata ci permette di fronteggiare una situazione frustrante e reagirvi prontamente, ma quando è eccessiva diventa controproducente.
La prontezza all’azione si trasforma in impulsività e la capacità di concentrarsi sull’essenziale finisce con l’accecarci.

Gestire la Rabbia quando è eccessiva
1° Strategia per gestire la Rabbia: Ampliare i punti di vista

Per gestire la rabbia il primo step che possiamo mettere in atto è quello di gestire il trigger (l’evento) percettivo che la innesca.
Quando si vuole rimproverare utilmente qualcuno e dimostrargli che si inganna, bisogna fare attenzione al punto di vista sotto il quale osserva la cosa, perché di solito essa, da quel punto di vista, è vera, e concedergli questa verità, ma svelargli l’aspetto secondo cui è falsa.
B. Pascal
Questo gli basterà, perché vede che non si ingannava ma gli mancava una visione d’insieme.
Ora, non ci si arrabbia di non vedere tutto, ma non si vuole essere ingannati, e ciò deriva forse dal fatto che l’uomo non può vedere tutto per natura, e che per natura non può ingannarsi sull’aspetto che considera, essendo le percezioni dei sensi tutte vere”
Le sagge parole di Pascal valgono anche per rapportarci con noi stessi: dobbiamo imparare ad ampliare i punti di vista da cui guardare una cosa, fino a ritenere ragionevole e giustificabile anche ciò che ci disturba e fa arrabbiare.
E se non funzionasse ?
In effetti questo stratagemma funziona egregiamente quando la rabbia non è eccessiva e troppo radicata, in questi casi cosa possiamo fare ?
2° Strategia per gestire la rabbia: Farla defluire scrivendo lettere di rabbia.

Quando il primo passo non funzionasse, quello che dobbiamo fare è incanalare la rabbia e lasciarla defluire in modo che non ci porti a perdere il controllo e compiere azioni di cui potremmo pentirci.
Infatti quando la potenza distruttiva della rabbia è troppo elevata, se cerchiamo di calmarci o ricorrere a ragionamenti razionali finiamo per venirne travolti se non farla aumentare.
Lo stratagemma terapeutico proposto da Nardone nel suo libro è ripreso dagli “Esercizi di ammirazione” di E Cioran.
Questo consiste nel scrivere lettere avvelenate di rabbia nei confronti di chi siamo iracondi.
Perché questo esercizio abbia effetto dobbiamo lasciandoci andare e scrivere tutto quanto ci verrebbe da dirgli, nella maniera più viscerale e cattiva di cui siamo capaci.
Senza esclusione di insulti, parolacce e offese.
Tali lettera andranno poi chiuse, evitando di rileggerle, e buttate o se volete per un rituale più simbolico, bruciate.
Infatti come diceva Cioran:
Scrivere abbassa la febbre del sentire
Cioran
Certo richiede tempo, ma non esistono rimedi miracolosi, e quando la rabbia è davvero eccessiva, vale la pena investire del tempo per gestirla, stare meglio ed evitare anche di compiere qualcosa di cui possiamo pentirci.
Questa prescrizione segue un antico stratagemma cinese che suona così:
Fare il vuoto per fare il pieno”
3° Strategia mettere la rabbia contro la rabbia

Analogamente a quanto ti ho consigliato per la paura, può risultare particolarmente utile contrapporre una rabbia più grande a una più piccola.
Ubi Maior Minor cessat”
Applicare da soli questo terzo passo è abbastanza funambolico, spesso infatti è necessaria la presenza di un terapeuta che ci aiuti a ristrutturare la situazione, ma difficile non vuol dire impossibile.
Si tratta di ampliare il proprio punto di vista fino ad arrivare a percepire che arrabbiandoci e dando in escandescenza, non faremmo altro che dare attenzione alla persona che ci ha ferito.
Insomma sfogare la propria rabbia su di lui o lei sarà un modo per fargli un regalo.
Attenzione!
Ho scritto percepire, infatti dobbiamo proprio arrivare a sentire quanto le conseguenze della nostra rabbia possano essere controproducenti e provarne rabbia.
La rabbia infatti, come le altre emozioni, non può essere fermata razionalmente, ma solo opponendola a una rabbia più intensa (3° strategia), o fatta defluire (2° strategia).
In questo caso lo stratagemma è quello dell’
Uccidere il serpente con il suo stesso veleno”
Troppo macchinose queste strategie?
Potrebbe capitarti di pensarlo e poi di scoprirti, sorprendentemente nei prossimi giorni, in grado di gestire meglio la rabbia, senza fare niente.
Come mai ?
Vale la pensa di usare queste strategie quando la rabbia supera la soglia per cui diviene problematica, se no il gioco non vale la candela, tuttavia sapere di avere questi strumenti a disposizione può portarti spontaneamente a controllare meglio quando questa è al di sotto della soglia critica.
Utilizzare la rabbia

La rabbia come tutte le altre emozioni ha un ruolo adattativo positivo, riuscire a gestirla significa utilizzare come spinta vitale e non come limite.
La forza per scrivere molti articoli del Blog, tra cui questo, deriva dall’aver incanalato in una direzione produttiva la rabbia e dolore che sto provando per un evento che ho recentemente vissuto.
Che dire ?
Buona gestione 🙂
Hai già letto le guide per le altre emozioni ? Eccole qua linkate: Paura, Dolore e Piacere.
Queste Guide sono la sintesi della mia esperienza clinica, formativa e del libro del Prof. Giorgio Nardone: “Emozioni istruzioni per l’uso“.
E’ davvero un libro interessante che ti consiglio sia per la parte teorica in cui analizza il concetto di emozione, sia per la parte pratica finale con i consigli per la gestione delle emozioni.
Acquistalo subito al miglior prezzo su Amazon tramite questo link.
Se vuoi iscriviti al mio blog o condivi l’articolo

Ogni volta che scrivo un articolo come questo, penso a te e a tutti i lettori per cui spero di fare la differenza.
Tenere in vita il blog e scrivere contenuti richiede tempo ed energie, ma sapere che ti posso aver aiutato è la mia più grande ricompensa.
Se ti va di farmelo sapere nei tuoi commenti, condividendo o anche criticando l’articolo, o iscrivendoti al mio Blog, ne sarei davvero contento.
Se l’articolo ti è piaciuto e ne hai voglia, puoi usare direttamente i pulsanti i social che trovi qui sopra per condividerlo.
Iscriviti qui al mio blog
Unisciti alla nostra rete di professionisti e appassionati.
Niente Spam, la odio quanto te!
Iscrivendoti mi permetti di segnalarti gli articoli più interessati e gli aggiornamenti. Userò la tua mail solo per questo.
Ti segnalerò il meglio che ho selezionato per te e regalo subito il mio ebook sulla relazione terapeutica.
Acquistalo subito al mio prezzo su Amazon tramite questo link.
Bibliografia

Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Lascia un commento