
Si può davvero guarire dal Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC)?
Il DOC risulta essere una delle patologie più sofferte ed invalidanti sia per il tipo di psicopatologia in sè, fortemente disturbante per il soggetto, sia per la resistenza e l’alto tasso di recidiva che spesso presenta tanto alla farmacoterapia quanto psicoterapia.
Guarire dal DOC: diamo i numeri
Dati di letteratura indicherebbero che solo nel 50% dei pazienti sarebbe possibile ottenere un buon controllo della sintomatologia ossessiva compulsiva, con tassi di remissione del 20-25%, il 20% dei pazienti presenterebbe un decorso cronico e stabile, e il 10% un decorso cronico ingravescente invece. (Siracusano et al., 2014).
Per quanto riguarda la sola terapia farmacologica si può osservare una risposta nel 50-70%, ma questa consisterebbe esclusivamente in una riduzione della sintomatologia del 25-35%, con tassi di ricaduta altissimi (24-89%) (Abramowitz, et al., 2009).
Guarire dal DOC: Farmaci o Psicoterapia?
Si è dibattuto e si dibatte ancora su quale sia la terapia di prima linea del DOC, il trattamento da usare per primo cioè. Alcuni studi sembrano sostenere che i casi più gravi siano da trattare in prima battuta con la farmacoterapia, e quando questa risulti inefficace sia richiesta l’ aggiunta della psicoterapia. (Albert,2018).
Se vuoi approfondire la terapia psicofarmacologica del DOC guarda questo post che ho scritto sul foglio psichiatrico.
Studi con campioni di pazienti molto ampi su riviste prestigiose quali World Psychiatry (Cuijpers,et al., 2013) e Lancet Psychiatry (Skapinakis et al., 2016) sembrano sostenere invece la maggior efficacia della Psicoterapia Cognitivo Comportamentale (CBT) e tassi di ricaduta inferiori (12%) rispetto alla terapia farmacologica, nel trattamento del DOC.
Guarire dal DOC: La terapia Breve Strategica

La Psicoterapia Breve Strategica riporta tassi di remissione che invece sembrano sfiorare l’89% (Nardone & Portelli, 2015; Watzlawick & Nardone, 1997), occorre certamente cautela nel considerare questi dati perché debbono ancora essere confermati con l’esecuzione di un clinical Trial.
Se non sai bene cosa sia, guarda questo post in cui ho già descritto cosa sia la Psicoterapia Breve Strategica.
Ma perché la Psicoterapia Breve Strategica presenterebbe dei vantaggi rispetto agli trattamenti nella terapia del DOC?
I limiti della farmacoterapia
I bassi tassi di remissione e gli alti tassi di ricaduta derivano dal fatto che il Disturbo Ossessivo Compulsivo spinge la persona a controllare in maniera compulsiva, quindi inficiandolo, anche l’effetto del farmaco (Sugarman, et al.,2017).
I limiti della Psicoterapia Cognitivo Comportamentale (CBT)
Per quanto riguarda la psicoterapia, la Terapia Cognitivo Comportamentale indicata nel trattamento del DOC, ma in questo tipo di disturbo presenta dei limiti che sono stati superati dalla Psicoterapia Breve Strategica.
Guarire dal DOC: un problema di percezione non di cognizione
Il paziente con il DOC infatti non ha tanto un problema cognitivo quanto un problema di percezione e sensazione (Nardone & Portelli, 2013): egli sa che non dovrebbe mettere in atto il rituale, di cui riconosce l’irrazionalità, ma per la paura che prova non può fare a meno di compierlo.
Spesso, non solo i pazienti con un DOC reale non presentano problemi di cognitività, ma anzi risultano più intelligenti della norma, infatti il DOC può essere visto come una razionalità spinta a tal punto all’esasperazione da diventare irrazionale.
Guarire dal DOC: i vantaggi della Terapia Breve Strategica.
Ma quali sono i vantaggi della Terapia Breve Strategica?
Una diagnosi più precisa sul funzionamento dei differenti tipi di Disturbo Ossessivo.

Secondo il DSM 5 (APA,2013), il manuale diagnostico di riferimento per la psichiatria mondiale, e secondo le scale diagnostiche (Y-Bocs; 1989), tutti i disturbi ossessivi rientrano nella categoria del DOC.
Mentre in realtà i disturbi ossessivi rientrano in quattro grandi aree: quella dell’ ossessione pura, il DOC propriamente detto, il DOC propriamente detto con pensiero magico e il Dubbio Patologico.
Ognuno di questi disturbi ha una dinamica di funzionamento peculiare, completamente differente dagli altri, essi sono uguali solo nell’apparenza, non nelle dinamiche che li mantengono, quindi completamente differente dovrà essere anche la terapia.
Il contemplare logiche non lineari
Come abbiamo visto, una delle prerogative dalla Terapia Breve Strategica è quella di contemplare anche l’esistenza di logiche non lineari, oltre a quella razionale, come il paradosso, la credenza e la contraddizione.
Il motivo per cui i disturbi ossessivi sono così ostici al trattamento è che si mantengono su queste logiche, terapie che seguono logiche lineari razionali spesso si scontrano contro il paradosso (Ossessioni pure), la credenza (DOC) e la contraddizione (Dubbio patologico) insite in questi disturbi.
L’utilizzo dei differenti registri di linguaggio
L’altra prerogativa della Terapia Breve Strategica è quella di utilizzare tutti i differenti registri di linguaggio, ciò permette di lavorare direttamente sulle dinamiche percettive-reattive di questi pazienti e sulla resistenza al cambiamento che questi presentano.
Guarire dal DOC con la Terapia Breve Strategica
In Terapia Breve Strategica l’obiettivo è ottenere la recovery completa dal DOC. Il percorso che porta a questa è opposto a quello degli altri trattamenti: si mira infatti da subito all’interruzione del rituale, lavorando da prima sulle sensazioni, in un secondo momento sulle percezioni, e solo in ultimo sulle cognizioni.
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Bibliografia
American Psychiatric Association, World Psychiatry. DSM‑5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) 5th Edition: 2013.
Abramowitz, J. S., Taylor, S., & McKay, D. (2009). Obsessive-compulsive disorder. The Lancet, 374, 491–499.
Albert, U., Di Salvo, G., Solia, F., Rosso, G., & Maina, G. (2018). Combining Drug and Psychological Treatments for Obsessive-Compulsive Disorder: What is the Evidence, When and for Whom. Current Medicinal Chemistry, 25, 5632-5646.
Cuijpers, P., Sijbrandij, M., Koole, S. L., Andersson, G., Beekman, A. T., & Reynolds, C. 3. (2013). The efficacy of psychotherapy and pharmacotherapy in treating depressive and anxiety disorders: a meta‐analysis of direct comparisons. World Psychiatry, 12, 137-148.
Goodman, W.K.; Price L.H.; Rasmussen, S.A. et al., (1989) “The Yale-Brown Obsessive Compulsive Scale.” Arch Gen Psychiatry 46:1006-1011.
Nardone, G., & Portelli, C., Cambiare per conoscere: L’evoluzione della terapia breve strategica, TEA – Tascabili degli Editori Associati, Milano, 2015
Nardone G., Portelli C., Ossessioni compulsioni manie; Capirle e sconfiggerle in tempi brevi. Milano: Ponte alle Grazie, Adriano Salani Ed, 2013.
Watzlawick, P., & G. Nardone, Terapia Breve Strategica. Milano: Raffaello Cortina Editore. 1997.
Siracusano A. et al., “Manuale di psichiatria” seconda edizione, Il pensiero scientifico editore, Roma, 2014.
Skapinakis, P., Caldwell, D. M., Hollingworth, W., Bryden, P., Fineberg, N., Salkovskis, P., et al., (2016). Pharmacological and psychotherapeutic interventions for management of obsessive-compulsive disorder in adults: a systematic review and network meta-analysis. Lancet Psychiatry, 3, 730-739.
Sugarman, M., Kirsch, I., & Huppert, J. D. (2017). Obsessive-compulsive disorder has a reduced placebo (and antidepressant) response compared to other anxiety disorders: A meta-analysis. Journal of Affective Disorders., 218, 217-226.

Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Salve, da decenni soffro di questo disturbo e avevo iniziato il mio percorso terapeutico proprio col Professor Nardone.. spero di poterlo rivedere presto e continuare la mia terapia.. Il tuo articolo è autentico e interessante.. ti seguirò volentieri.
Debora
Cara Debora, ti ringrazio per le tue parole. Spero che tu possa riprendere presto il tuo percorso terapeutico e che le cose stiano andando meglio.
Un Caro saluto.
Luca